PO FESR Sicilia 2014 – 2020 – Il punto sugli Incentivi alle Imprese - Rework
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PO FESR Sicilia 2014 – 2020 – Il punto sugli Incentivi alle Imprese

Il consueto aggiornamento sugli incentivi arriva un po’ in ritardo, ma beneficia delle novità delle prime Delibere di Giunta del 2021.

Prima di passare in rassegna le misure in attivazione e quelle già attivate qualche considerazione generale.

La Buona Notizia: un nuovo sistema per la gestione delle erogazioni a SAL

La nuova modalità di erogazione tramite la certificazione del Revisore dei Conti è divenuta realtà. All’argomento ho dedicato uno specifico articolo, in questa sede sottolineo soltanto che questo nuovo metodo (utilizzabile per le Azioni di competenza del Dipartimento Attività Produttive) dovrebbe consentire una notevole accelerazione nella erogazioni ai beneficiari.

Le imprese avranno la possibilità di trasmettere la richiesta di erogazione già istruita, accompagnata dal rapporto di certificazione del Revisore. L’ufficio del Dipartimento Attività Produttive potrà quindi provvedere ad effettuare l’erogazione sulla base di quanto certificato dal Revisore.

Proroghe

Dopo una grande attesa, la circolare n. 10 del Dipartimento Attività Produttive ha messo un po’ di chiarezza, uniformando i termini di chiusura dei programmi al 23/04/2021, salvo possibilità di chiedere l’ulteriore proroga prevista dagli avvisi. Alla luce dell’aggravarsi della crisi da COVID 19 si rendono però necessari ulteriori provvedimenti.

Passiamo adesso in rassegna le singole azioni:

LE NUOVE AZIONI IN FASE DI ATTIVAZIONE 

Azione 3.6.2: “Sostegno alle piccole e medie imprese attraverso strumenti per il finanziamento del rischio e sovvenzioni”

La Misura, con una dotazione di 80,5 Milioni di Euro, prevede l’erogazione di finanziamenti agevolati con un eventuale contributo a fondo perduto (per le spese di sanificazione dei locali). Beneficiari sono soggetti che non hanno superato nel 2019 un fatturato di € 250.000 (se imprese) e di € 40.000 (se professionisti). Per la concessione del finanziamento non è prevista alcuna valutazione di merito e garanzia. Di piccolo importo gli interventi, che vanno da un minimo di € 10.000 ad un massimo di € 25.000 (compresa l’eventuale quota di fondo perduto di € 5.000). La selezione delle istanze avviene, per i soggetti in attività al 31/12/2018, sulla base di una graduatoria determinata sulla percentuale di riduzione del fatturato. Diventa a sportello per i soggetti che hanno avviato l’attività nel 2019 e nel 2020. Termine di avvio dell’Azione: da definire. 

Azione 3.1.1.08: “Fondo per la ripresa artigiani”

L’Azione, dal nome un tantino ambizioso, prevede a sua volta due sottoazioni. La 3.1.1.08_a, con una dotazione di € 4.000.000, è rappresentata da un rimborso di interessi e commissioni per € 2.000 sui finanziamenti a valere sul DL 23/2020. Possono accedere alla misura a sportello tutte le microimprese iscritte all’albo imprese artigiane. La 3.1.1.08_b, con una dotazione di € 26.000.000, supporta investimenti (e per il 20% il circolante) per operazioni che comprese tra i € 10.000 e i € 50.000. L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato con una quota di contributo a fondo perduto (max € 5.000). Procedura di accesso valutativa a sportello. Termine di avvio dell’Azione: da definire.

 Azioni 3.1.1.04a (BonuSicilia) Territorializzate

Le azioni sono la replica del BonuSicilia con bandi che si attiveranno solo in determinate città, dalla lettura delle recenti Delibere di Giunta si rilevano le seguenti dotazioni:

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L’Azione dovrebbe avere il medesimo funzionamento del bando Regionale con l’apertura dello sportello per un determinato periodo e ripartizione delle somme pro-quota tra le istanze presentate. Alla luce degli importi in gioco si prevede qualche migliaio di euro a beneficiario. Non è chiaro se anche le Azioni 3.3.2, 3.3.3 e 3.3.4, destinate a Aree interne e GAL, faranno la stessa fine.

BANDI GIA’ ATTIVATI

Asse 1 “Ricerca, Sviluppo Tecnologico ed Innovazione”

Azione 1.1.2. “Sostegno per l’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica” Prosegue il tormentato iter del primo bando del PO FESR, pubblicato nel luglio 2017. Ad oggi: Completati decreti e pagamenti del primo blocco di 180 progetti, devono essere emessi ancora circa 100 decreti. Cosa ci attende: Emissione dei residui decreti di agevolazione.

Azione 1.1.3 “Sostegno alla valorizzazione economica dell’innovazione”. La misura ha avuto un impegno finanziario molto contenuto. Ad oggi: A decreto i 20 partenariati finanziabili con risorse impegnate per € 9.619.793,61 (a fronte dei € 16.979.937 disponibili). Cosa ci attende: attuazione progetti finanziati.

Azione 1.1.5 “Sostegno all’avanzamento tecnologico delle imprese” A fine 2019 pubblicate le graduatorie ed emesso un primo blocco di decreti. Ad oggi: Ancora ci sono decreti da emettere a causa del taglio di circa 70 milioni di euro subito dalla misura. Cosa ci attende: Da chiarire le tempistiche della riprogrammazione del POC (Piano di Azione Complementare), che dovrebbe garantire la copertura dei decreti ancora da emettere.

Asse 3 “Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese”.

Azione 3.1.1_2a “Aiuti a imprese esistenti per attività materiali e immateriali” In Esenzione. La procedura ad oggi vede una dotazione finanziaria di € 113.584.032. Ad oggi: Azione in fase di svolgimento tra anticipazioni e SAL. Cosa ci attende: Svolgimento dei progetti in corso. Criticità sulle scadenze (vedi tema proroghe). Si ipotizzano (e si auspicano) scorrimenti.

Azione 3.1.1.3 “Aiuti a imprese esistenti per attività materiali e immateriali” De minimis. Circa 2.100 progetti presentati a fronte di una gestione disastrosa della misura. Ad oggi: Pubblicati l’elenco delle prime 150 imprese finanziabili e l’ammissibilità delle prime 232 imprese (fino a copertura dei 30 milioni inizialmente previsti). Cosa ci attende: L’azione ha visto i primi decreti ed erogazioni a fine 2020, si auspica una rapida emissione dei nuovi decreti nel 2021.

Azione 3.5.1.1 Aiuti alle imprese in fase di avviamento – In Esenzione. La dotazione è stata portata a € 150.000.000 finanziate imprese fino alla posizione 355. Ad oggi: si tratta di una delle Misure che ha registrato il maggior livello di erogazioni tra anticipazioni e stati di avanzamento. Criticità sulle scadenze (vedi tema proroghe). Cosa ci attende: Il principale nodo sulla misura, sicuramente una delle meglio gestite, riguarda il tema della scadenza dei progetti. Anche in questo caso si ipotizzano (e si auspicano) scorrimenti.

Azione 3.5.1.2 Aiuti alle imprese in fase di avviamento – De minimis. Nel tempo è proseguita l’emissione dei nuovi decreti a seguito dei contenziosi vinti dalle imprese. Ad oggi: Azione in fase di svolgimento tra anticipazioni e SAL. Grande criticità sulle scadenze dei progetti. Cosa ci attende: Le principali criticità riguardano le scadenze dei programmi,

Azione 3.4.2 “Incentivi all’acquisto di servizi di supporto all’internazionalizzazione”. La situazione dell’Azione è di particolare criticità: quasi tutti gli eventi che le imprese hanno inserito in programma sono stati cancellati. Ad oggi: Azione in fase di svolgimento, ancora decreti da emettere. Cosa ci attende: Necessari interventi ad hoc su varianti ed una proroga straordinaria al fine di salvaguardare la misura.

Azione 3.3.2 “Supporto alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali”. Un vero e proprio flop. Finanziabili 16 progetti per un impegno di € 2.365.232 (il bando aveva una dotazione di € 33.000.000). Ad oggi: Emessi i decreti per le aziende finanziabili. Cosa ci attende: Nulla. Le risorse territorializzate dirottate passano al BonuSicilia 3.1.1_04a cosa succede per Aree Interne e GAL?.

Azione 3.3.3 “Sostegno a processi di aggregazione e integrazione tra imprese (Reti di imprese)” Maggiore flop della programmazione 2014-2020, impegnate risorse per € 773.856 a fronte di una dotazione di € 37.000.000. Ad oggi: Emessi i decreti per le 4 reti agevolabili. Cosa ci attende: Credo proprio nulla!

Azione 3.3.4 “Sostegno alla competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche” Unica Azione turistica che ha registrato un overbooking (teorico), circa € 59.000.000 richiesti a fronte di € 33.201.241 disponibili. Ad oggi: La procedura è in pieno svolgimento, tra elenchi di aziende finanziabili e decreti emessi. Cosa ci attende: Nulla. Le risorse territorializzate dirottate passano al BonuSicilia 3.1.1_04a cosa succede per Aree Interne e GAL?.

Azione 4.2.1 “Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici” L’azione ha sostanzialmente impegnato l’intera sua dotazione finanziaria. Ad oggi: Pubblicate le graduatorie dei progetti finanziabili (in tre aggiornamenti sequenziali) 109 progetti finanziati 35 progetti esclusi. Un ultimo blocco di decreti non ancora notificato ai Beneficiari. Cosa ci attende: Sicuramente una delle azioni gestite meglio del PO FESR anche se gli ultimi beneficiari sono ancora in attesa dei decreti (che risultano emessi ma non notificati).

CONCLUSIONI

Un dato è chiaro: l’emergenza Covid ha fatto perdere ogni velleità di sviluppo ad una Programmazione che, da questo punto di vista, si è presentata sempre molto timida.

Ormai l’attenzione è focalizzata su interventi di Microfinanza: il BonuSicilia (che ha stornato una importante fetta di risorse dai programmi di Ricerca e Sviluppo), ha finito per distribuire circa 2.000 € per beneficiario, con effettivi sull’economia pressoché nulli. Se a queste risorse si sommano il Bonus per le imprese di trasporto (3.1.1.5 da € 10.000.000) e le nuove azioni in fase di emissione si arriva ad una cifra di circa € 270 milioni per microinterventi.

La sensazione è che alla classe politica questo tipo di azioni piaccia forse perché consente di certificare spesa con grandissima velocità (si guarda solo alla quantità della spesa e non alla qualità della stessa).

In secondo luogo questi avvisi riescono ad accontentare (si fa per dire) una platea vasta di soggetti, anche piccolissimi imprenditori che non avrebbero mai avuto accesso ai regimi di aiuto.

L’economia siciliana andava male, molto male, anche prima che esistesse il Covid, sono necessari interventi strutturali e strategici per creare vero sviluppo; continuare a dirottare risorse su interventi di microfinanza non fa altro che spingere la nostra Isola verso un’economia basata sul sussidio.

Non è questa la Sicilia che vogliamo!