Era al ristorante la psicologa lituana , quando ebbe l’intuizione di quello che oggi chiamiamo l’effetto Zeigarnik.
Mentre era al ristorante si accorse che i camerieri non ricordavano bene, nella maggioranza dei casi, le comande che avevano completato, mentre ricordavano lucidamente le comande ancora da completare con il servizio al tavolo.
Con i dovuti approfondimenti ed esperimenti, arrivò a capire che c’è un forte collegamento tra le attività che lasciamo incompiute, che tendiamo a rimandare nel tempo, che si sommano nella nostra testa e il livello di stress che stiamo subendo in quel momento.
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Ecco il mio piccolo contributo sulla questione:
: Fai una lista di tutte le attività che stai lasciando aperte. Scrivi! Anche se sono 40, 50, 100 cose.
: non tutte le cose che hai scritto avranno la stessa importanza, la stessa urgenza o la stessa convenienza a livello di rapporto costo/beneficio (in termini di dispendio psicologico o economico). Cosa ti conviene fare di più? Fai una classifica.
: nè 10 nè 5 nè 1. 3 al giorno. Una che ti piace, una ansiogena, una necessaria.
come se non ci fosse un domani e goditi la soddisfazione dei tuoi progressi.
Buon lavoro e salutami Bluma!